Feruz. Dolcezza e determinazione per inseguire un sogno
La storia di Feruz, ragazza etiope che, grazie alla sua passione per la pasticceria e al progetto IntegraTI della Clinica Luganese, sta costruendo il suo futuro un pasticcino alla volta.
Feruz viene dall’Eritrea e da sempre ama i dolci. Guardarli, gustarli e soprattutto inventarli e cucinarli. Tanto che da quasi cinque anni insegue il sogno di una pasticceria tutta sua. Magari a Lugano, in quella Svizzera che l’ha accolta nel 2015 come richiedente protezione internazionale e dove oggi lavora e vive insieme a sua madre e a suo fratello.
Questa ragazza, tanto minuta quanto determinata, è arrivata alla Clinica Luganese quasi due anni fa -dopo alcuni stage di pasticceria e il pre tirocinio a Bellinzona- per partecipare al progetto IntegraTI ed è ormai vicinissima a quel diploma da pasticciera che sogna da anni.
La storia di Feruz è simile a quella degli altri partecipanti al progetto: ragazzi in fuga dalle zone più pericolose del pianeta, che cercano in Svizzera una vita nuova, un lavoro e un futuro più sicuro.
Il progetto IntegraTI, avviato nel settembre 2016, dalla Clinica Luganese prevede di coinvolgere, formare e introdurre al lavoro 25 richiedenti protezione internazionale nell’arco di quattro anni attraverso un insegnamento scolastico incentrato sull’italiano, la matematica e le conoscenze necessarie per la formazione professionale.
A queste attività si affianca l’attività pratica nell’ambito della clinica, sotto la guida di tutor, con l’obiettivo di far ottenere ai partecipanti un titolo professionale come addetti alla ristorazione, di cucina, di economia domestica o come assistenti di cure infermieristiche.