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Said e Hassan. Integrarsi in una comunità, anche se si è soli.

Said e Hassan. Integrarsi in una comunità, anche se si è soli.

Le storie parallele di Said e Hassan: arrivati in Italia da soli, poco più che bambini, con l’aiuto degli insegnanti dello IAL di Novara, sono riusciti a diventare indipendenti.

Said e Hassan hanno pressappoco la stessa età e una storia simile. Entrambi sono arrivati giovanissimi dal Marocco. Da soli. Grazie ai sacrifici dei genitori che, per provare a garantire loro un futuro, hanno pagato il denaro necessario per il viaggio in Italia.

Come centinaia di altri ragazzi che si muovono sulla rotta che dal Nordafrica porta all’Europa, sia Said che Hassan sono arrivati a Novara senza conoscere una parola di italiano, con l’unico appoggio di parenti che già si trovavano nel nostro Paese e hanno dovuto districarsi tra lavori temporanei e sistemazioni precarie.

L’impatto con la città non è stato semplice per nessuno dei due. Volti, lingua, clima. Tutto era diverso rispetto al Marocco e anche trovare lavoro non era facile come si aspettavano. Vendere oggetti per strada o aiutare i venditori al mercato erano l’unico modo per racimolare qualche soldo e contribuire all’affitto di un appartamento abitato anche da 12 persone alla volta.

Finché non sono entrati allo IAL. È qui che le storie di Said incrocia quella di Hassan che, nel frattempo, non potendo essere affidato allo zio era stato accolto in una comunità. Entrambi, con l’aiuto del personale dell’istituto, hanno ottenuto grazie ai loro voti una borsa di studio che ha garantito loro maggiore tranquillità e hanno imparato un mestiere mentre studiavano per ottenere la licenza media.

Oggi Hassan e Said lavorano per la stessa azienda come operatore meccanico e come tornitore, producono stampi in plastica. Ogni tanto di sera escono per una pizza o una serata in discoteca con gli amici o le fidanzate. Vivono, progettano il futuro, che entrambi immaginano a Novara. La loro nuova casa.

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